Abbaia, abbaia forte
scuoti la terra lontana da cui provieni
che s’alzino di notte
all’udire straziante che più non dormano
sapendo l’inconcepibile
frettolosa fuga di sabbia e sangue
punga coscienza viva o morta dilanii
come echi concentrici infiniti le carni, le idee.
Abbaia, abbaia forte.
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